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Immagine del redattoreGabriele M.

Il peggior errore che potresti fare nel marketing (e la cosa migliore da fare)

Fra tutti gli errori, uno nel marketing è un crimine di guerra…


Essere noioso.

Il peggio del peggio.


Questo perché ci vogliono circa 7 secondi per decidere se prestare attenzione o meno.


Potresti spiegare come curare il cancro, ma se nessuno lo legge...


Quindi oggi non parleremo di grammatica e regole generali, perchè già le sai e se fai una diavoleria hai il correttore automatico.


Quindi prendi un bicchiere del tuo martini preferito e cominciamo.


Primo passo: rendilo sexy


Innanzitutto occupiamoci della struttura:


Prendi un giornale, cosa vedi?

Un insieme di parole ammucchiate insieme...


Il tuo cervello pensa "Non voglio leggerlo, più tosto vediamo cosa fa la Kardashian"

Spazia i periodi, basta premere Invio↵.

È facile.


Fa sembrare tutto più sexy e facile da leggere, prendi questo articolo come esempio.


Fase due: parla mentre mangi


Ora che abbiamo risolto il problema più grande, passiamo alla formulazione.


Spesso nelle publicità le persone usano termini complessi e gergo tecnico solo per il gusto di farlo.


Questa abitudine viene dai tempi della scuola, quando i professori ci dicevano di “usare i termini giusti” e allora vomitavamo parole sulla pagina formando frasi complesse come una laurea in astrofisica ma logiche come il borbottio di un bambino di 2 anni


La fluidità è importante quanto qualcosa può essere, sicuramente non vorrai suonare come un cantante di gola mongolo.


Tuttavia, alcune frasi sono così contorte che inciamperesti in te stesso 1000 volte.

Leggi quello che scrivi e se inciampi più di una volta, riscrivi.


Fase tre: il test del bar

Immagina di bere qualcosa con il tuo amico in un bar.


Invece di scrivere per te stesso, immagina di trovarti in quella situazione e scrivi come se stessi parlando con quell'amico.


Questo ti fa usare parole comuni e dà il pretesto a un po' di umorismo o, se sei uno di quelli tristi, a qualche discorso triste, stile sonata di violino.


Non so perché ma quasi nessuno lo fa, ti dirò di più, spesso la gente fa il contrario.


Sì, anche se avere una sceneggiatura è utile, alcune persone, me compreso, trovano che sia meglio seguire il flusso, sembra una roba hippie, non è vero?


Per esperienza personale, il risultato è migliore se si ha a cuore l’argomento.



Per oggi è tutto.

Questo è solo l’1% del quadro complessivo, anche se il principio di Pareto ci dice che il 20% dei nostri sforzi è responsabile dell’80% dei risultati.


Adesso finisci quel Martini e vai a scrivere.


Gabriele


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